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Il georadar o più precisamente Ground Penetrating Radar (G.P.R.) è un sistema che utilizza un impulso radar ad onde elettromagnetiche che, venendo inviato nel sottosuolo attraverso un'antenna, viene riflesso o rifratto dai diversi materiali che attraversa, dagli oggetti che incontra e dalle discontinuità fisiche quali le superfici di separazione tra due strati a comportamento dielettrico differente.
La strumentazione invia nel suolo un impulso multifrequenza variabile, mediante un'antenna, tale impulso, nel compiere un percorso funzione delle proprietà dei materiali incontrati (conducibilità, costante dielettrica, ecc.) quando arriva ad una discontinuità parte dell'energia incidente ritorna all'antenna e genera un impulso di forma simile a quello trasmesso ma distorto in frequenza e fase.
Il risultato finale di un rilevamento elementare è costituito da un segnale nel dominio dei tempi comprendente una serie di impulsi che rappresentano la successione degli orizzonti attraversati e la cui posizione dipende dalla velocità di propagazione delle onde nei materiali.
Nell'elaborazione occorre tener conto che il segnale si dirama dall'antenna con un cono che presenta un angolo di ca. 90÷120°, ciò consente, tra l'altro, di investigare anche al di sotto degli edifici o di altri oggetti disposti sul suolo.
Il segnale è rappresentato da un radargramma che opportunamente decodificato consente l'ottenimento di dettagliati profili del terreno senza eseguire scavi o prove distruttive.